kaus
2006-09-19 09:08:49 UTC
Tutto e' partito da quando incontrai mio padre, per caso, in una via di
Napoli. "Ue' babbo, dove stai andando?" " Da
$noto_negozio_di_materiale_fotografico, devo riscuotere una fattura..." .
Pork, c'ero appena passato, da quel negozio, a guardare quegli oscuri
oggetti del desiderio che erano per me le reflex, io che scattavo con
una Contessa Zeiss rubata sempre al sopracitato babbo.
Capii che gli astri erano dalla mia, quel giorno, e mi offrii
*disinteressatamente* di accompagnarlo. Risultato: l'importo della
fattura si tramuto in una nikon FM+ Nikkor 50 1.8, ed attrezzatura da
camera oscura. Era il 1979, quasi 1980.
Cosi' iniziai a fotografare con la reflex, sopratutto ritratti,
paesaggi, ero giovane e i soggetti ed il tempo non mi mancavano. Poi il
lavoro in camera oscura con la modella era quanto mai gratificante, e
li' appresi una buona tecnica e manualità, dovendo stampare nell'ultimo
quarto d'ora gli scatti migliori, per giustificare in qualche modo le
4/5 ore passate chiuse li dentro ;-).
La mia arma da ritratti era il 50 duplicato, un 100mm 2.8, luminoso, non
spietato con i visi, e con una bella capacita' di solare il soggetto a
tutta apertura. Con i pochi soldi guadagnati qua e la, nel corso del
tempo acquistati filtri, flash, un manfrotto, comodissimo per le macro,
anelli d'inversione, poi un 28mm Vivitar, uno MTO catadiottrico 500mm.
Mi piaceva sperimentare, divoravo Tutti Fotografi, lavoravo con le
Ilford (FP4, in genere) e il Rodinal, poi ho sperimentato la TMAX,
sopratutto in foto astronomiche, ma divento' poi una pellicola
tuttofare, per me, non mi dispiace la grana, e gli ISO in piu' mi
davano piu' flessibilita'. Quando uscivo cambiavo il 50 con il 50+dup,
poi il 28, poi il 500, montavo e smontavo obiettivi, provavo filtri, la
borsa mia sembrava quella di EtaBeta, ma avevo tempo e passione, e non
mi pesava portare tutto il corredo appresso. La passione era condivisa
tra tre/quattro amici, si usciva insieme con Canon, Olympus, Nikon, ci
scambiavamo le macchine e si parlava di foto e fotografie, di luce e
composizione, di scatti ed intuizione. Abbiamo sviluppato DIA con
inversione fisica, e provato le altissime diluizioni per aumentare
l'acutanza...insomma, mi divertivo da matti.
Poi le cose evolvono, il tempo per fare le cose e lo spazio per
sistemarle iniziarono a scarseggiare. Infastidito dal peso e dal tempo
necessario per scattare col corredo classico, acquistai una
microborsetta e un Tamron 28-200 3.8-5.6, trasformando cosi' la FM in
un'antesignana delle compattone odierne. Pero' ripresi a scattare, per
fortuna, ma non piu' in B/N, ormai nella casa nuova, dove mi ero
trasferito dopo il matrimonio, non c'era piu' lo spazio per la c.o.,
quindi passai a negative colore.
Poi la nascita dei figli, e anche lo spazio preso dalla microborsetta e
dalla FM riciclata a compattona, fu occupato dalla borse dei pannolini.
Cosi' feci il gran salto, e passai al digitale, con una S45. Macchina
onesta che ha macinato migliaia di scatti, quasi tutti fatti alla
famiglia, qualche panorama, ma con la quale sperimento poco.
Mantiene una certa flessibilita' nell'uso del manuale e delle priorita',
ma alla fine la maggior parte degli scatti li ho fatti in program. Non
solo, ma anche, puntando grossolanamente (di sera ed in interni mi aiuto
con la luce del'AF), e scattando quando la scena mi piace, ma senza
controllarla nella macchina. In questo il digitale aiuta, scatto
continuamente finche' la scena mi piace, controllando rapidamente sul
visore ed aggiustando il tiro per lo scatto immediatamente successivo.
Ho quasi finito, ringraziando chi ha avuto il coraggio di leggere sin qui.
La S45 sta defungendo. Le mie puzzole (ne ho tre ;-) ), sopratutto
quella mediana, di quattro anni, mi chiedono spesso di fare foto, e
posso mai dire loro di no? cosi' tra una caduta e una raddrizzata di
obiettivo (l'ultima fatta con la pinza a becco, o la va o la spacca),
l'onorata carriera sta volgendo al termine.
Ora, il quisillibus, sempre lo stesso di tanti altri...che compro?
Mi piacerebbe la reflex, ma se ho smesso tanto tempo fa, per motivi che
ancora oggi persistono, ho paura che la lascerei a casa.
La compattona? Non so...mi sa che e' troppo ingombrante.
La S45 me la porto sempre appresso, e non e' piccola come quelle di
oggi. Ho perso pochi scatti, da quando ce l'ho, ma e' anche vero che non
sono gli scatti che mi piaceva e che mi piacerebbe fare. Per quella ci
vorrebbe una reflex...
Mi piace il grandangolo, scatto spesso in interni e/o con poca luce, mi
serve un'autofocus fulmineo per immortalare le puzzole che saltano di
qua e di la', vorrei una macchina piccola da poter portare sempre
appresso, etc etc etc...
Ed ecco che il loop ricomincia (chi diceva che i lùp sono pericolosi?).
Sarei grato a chi trovasse il tempo per chiacchierare un po' su questa
tematica, magari comune a qualche altro partecipante al niusgupp.
kaus.
Napoli. "Ue' babbo, dove stai andando?" " Da
$noto_negozio_di_materiale_fotografico, devo riscuotere una fattura..." .
Pork, c'ero appena passato, da quel negozio, a guardare quegli oscuri
oggetti del desiderio che erano per me le reflex, io che scattavo con
una Contessa Zeiss rubata sempre al sopracitato babbo.
Capii che gli astri erano dalla mia, quel giorno, e mi offrii
*disinteressatamente* di accompagnarlo. Risultato: l'importo della
fattura si tramuto in una nikon FM+ Nikkor 50 1.8, ed attrezzatura da
camera oscura. Era il 1979, quasi 1980.
Cosi' iniziai a fotografare con la reflex, sopratutto ritratti,
paesaggi, ero giovane e i soggetti ed il tempo non mi mancavano. Poi il
lavoro in camera oscura con la modella era quanto mai gratificante, e
li' appresi una buona tecnica e manualità, dovendo stampare nell'ultimo
quarto d'ora gli scatti migliori, per giustificare in qualche modo le
4/5 ore passate chiuse li dentro ;-).
La mia arma da ritratti era il 50 duplicato, un 100mm 2.8, luminoso, non
spietato con i visi, e con una bella capacita' di solare il soggetto a
tutta apertura. Con i pochi soldi guadagnati qua e la, nel corso del
tempo acquistati filtri, flash, un manfrotto, comodissimo per le macro,
anelli d'inversione, poi un 28mm Vivitar, uno MTO catadiottrico 500mm.
Mi piaceva sperimentare, divoravo Tutti Fotografi, lavoravo con le
Ilford (FP4, in genere) e il Rodinal, poi ho sperimentato la TMAX,
sopratutto in foto astronomiche, ma divento' poi una pellicola
tuttofare, per me, non mi dispiace la grana, e gli ISO in piu' mi
davano piu' flessibilita'. Quando uscivo cambiavo il 50 con il 50+dup,
poi il 28, poi il 500, montavo e smontavo obiettivi, provavo filtri, la
borsa mia sembrava quella di EtaBeta, ma avevo tempo e passione, e non
mi pesava portare tutto il corredo appresso. La passione era condivisa
tra tre/quattro amici, si usciva insieme con Canon, Olympus, Nikon, ci
scambiavamo le macchine e si parlava di foto e fotografie, di luce e
composizione, di scatti ed intuizione. Abbiamo sviluppato DIA con
inversione fisica, e provato le altissime diluizioni per aumentare
l'acutanza...insomma, mi divertivo da matti.
Poi le cose evolvono, il tempo per fare le cose e lo spazio per
sistemarle iniziarono a scarseggiare. Infastidito dal peso e dal tempo
necessario per scattare col corredo classico, acquistai una
microborsetta e un Tamron 28-200 3.8-5.6, trasformando cosi' la FM in
un'antesignana delle compattone odierne. Pero' ripresi a scattare, per
fortuna, ma non piu' in B/N, ormai nella casa nuova, dove mi ero
trasferito dopo il matrimonio, non c'era piu' lo spazio per la c.o.,
quindi passai a negative colore.
Poi la nascita dei figli, e anche lo spazio preso dalla microborsetta e
dalla FM riciclata a compattona, fu occupato dalla borse dei pannolini.
Cosi' feci il gran salto, e passai al digitale, con una S45. Macchina
onesta che ha macinato migliaia di scatti, quasi tutti fatti alla
famiglia, qualche panorama, ma con la quale sperimento poco.
Mantiene una certa flessibilita' nell'uso del manuale e delle priorita',
ma alla fine la maggior parte degli scatti li ho fatti in program. Non
solo, ma anche, puntando grossolanamente (di sera ed in interni mi aiuto
con la luce del'AF), e scattando quando la scena mi piace, ma senza
controllarla nella macchina. In questo il digitale aiuta, scatto
continuamente finche' la scena mi piace, controllando rapidamente sul
visore ed aggiustando il tiro per lo scatto immediatamente successivo.
Ho quasi finito, ringraziando chi ha avuto il coraggio di leggere sin qui.
La S45 sta defungendo. Le mie puzzole (ne ho tre ;-) ), sopratutto
quella mediana, di quattro anni, mi chiedono spesso di fare foto, e
posso mai dire loro di no? cosi' tra una caduta e una raddrizzata di
obiettivo (l'ultima fatta con la pinza a becco, o la va o la spacca),
l'onorata carriera sta volgendo al termine.
Ora, il quisillibus, sempre lo stesso di tanti altri...che compro?
Mi piacerebbe la reflex, ma se ho smesso tanto tempo fa, per motivi che
ancora oggi persistono, ho paura che la lascerei a casa.
La compattona? Non so...mi sa che e' troppo ingombrante.
La S45 me la porto sempre appresso, e non e' piccola come quelle di
oggi. Ho perso pochi scatti, da quando ce l'ho, ma e' anche vero che non
sono gli scatti che mi piaceva e che mi piacerebbe fare. Per quella ci
vorrebbe una reflex...
Mi piace il grandangolo, scatto spesso in interni e/o con poca luce, mi
serve un'autofocus fulmineo per immortalare le puzzole che saltano di
qua e di la', vorrei una macchina piccola da poter portare sempre
appresso, etc etc etc...
Ed ecco che il loop ricomincia (chi diceva che i lùp sono pericolosi?).
Sarei grato a chi trovasse il tempo per chiacchierare un po' su questa
tematica, magari comune a qualche altro partecipante al niusgupp.
kaus.
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