Post by EnerMaxDovendo scegliere per le stampe i formati jpeg, bitmap, Tiff etc...secondo
voi qual è quello migliore? A me hanno detto Tiff....
Avverto: e' molto lungo...
La questione e' semplice. Ci sono formati che, per diminuire lo spazio
occupato dal file, possono procedere ad una compressione che puo' essere *a
perdita di informazione* o *senza perdita di informazione*.
Un esempio calzante per farti comprendere la differenza e' l'archivio zip.
Supponi di comprimere un file eseguibile (*.exe) in un archivio .zip:
generalmente ottieni un file piu' piccolo in dimensione. Decompattando
l'archivio, il file .exe lo riottieni cosi' come era prima della
compressione. Sei passato dal formato originario ad uno compresso per
ritornare a quello iniziale, senza aver perso informazione nel passaggio
intermedio. Pensa che se fosse cambiato un solo bit nella procedura,
l'eseguibile probabilmente non sarebbe neanche partito generando un errore.
Mentre un file eseguibile compattato in un archivio .zip non si puo'
avviare direttamente (occorre preventivamente decompattarlo), per le
immagini esistono formati che possono essere letti anche in seguito alla
compressione: si decompattano in memoria in real time. Supponi di
convertire l'immagine originaria in un file Tiff. Potrai scegliere diverse
compressioni nelle opzioni del formato. Scegli proprio la conversione zip
(se supportata dall'applicativo (es. ultime versioni di PS)). Avrai un file
di dimensioni su disco diverse dall'originale. Quando apri con un software
di fotoritocco il file Tiff, vedrai l'immagine cosi' come era prima della
conversione di formato (neanche un pixel cambiato), perche' tale
applicazione ha un algoritmo di decompressione interno che ricostruisce
l'originale nel suo ambiente (senza una tua procedura di decompressione
preventiva come avveniva nel caso dell'eseguibile compattato .zip).
Il vantaggio quindi di formati senza perdita di informazione e' quello di
riuscire a ridurre le dimensioni occupate su disco (ci sono formati piu' o
meno performanti ed ai quali puoi scegliere diversi algoritmi di
compressione) senza perdere un solo pixel del file originario, prima della
conversione! Il Tiff, il Bmp, il PNG, il PCX.. sono solo alcuni di questi
formati.
Diverso e' il discorso di formati quali il Jpeg che sono *a perdita di
informazione*. Per ottenere lo stesso risultato dei formati precedentemente
citati (solo per quel che concerne la riduzione dello spazio occupato su
disco), ma con dimensioni piu' contenute, si sacrifica parte
dell'informazione originaria, raggiungendo un compromesso tra compressione
e resa visiva.
Un esempio esterno al mondo delle immagini puo' essere quello relativo alla
compressione di una traccia audio presente su CD audio in file MP3. A
seconda del numero di campioni al secondo prelevati dal flusso originario
(bit rate), puoi ottenere un file piu' o meno grande. Inoltre c'e' un
taglio di frequenza generalmente poco udibili. Se il numero dei campioni
prelevato e' alto, la forma d'onda che si ascolta e' molto fedele
all'originale e quindi, ad un orecchio medio, la resa qualitativa puo'
essere indistinguibile, con il risultato di aver avuto un file compresso di
dimensioni ridotte e perfettamente godibile. Con un basso bit rate, la
qualita' decade: il taglio e il clipping di frequenze puo' rendere
l'ascolto molto innaturale.
Stessa cosa avviene per le immagini convertite in Jpeg. All'atto della
conversione, i pixel vengono ricalcolati in base al tasso scelto. Piu' e'
alta la compressione, minore sara' la qualita' e maggiori saranno gli
artefatti che si creeranno. Ad ogni salvataggio dei file in jpeg avviene
questo ricalcolo e quindi possono nascere artefatti tra un file ed un altro
se, nel frattempo, si sono effettuati ritocchi. Salvando alla minima
compressione possibile, avrai un file piuttosto leggero in dimensioni
occupate su disco e la qualita' sara', per la maggior parte dei casi di
utilizzo, molto buona.
Da questo discorso avrai dedotto la risposta alla tua domanda.
Supponiamo che la tua fotocamera dia in uscita solo file Jpeg e che si
possano scegliere diversi tassi di compressione al suo interno. Per avere
margine, tu scatterai sempre alla massima grandezza e alla minima
compressione (massima qualita'). In questo modo avrai ottenuto dall'istante
dello scatto (irripetibile!) il massimo delle informazioni percepibili
dalla tua fotocamera. Quindi il file ottenuto e' la rappresentazione
migliore della realta' ottenibile dai tuoi strumenti.
Devi preservare questa preziosa quantita' di informazione. Se non
effettuerai ritocchi alla foto, puoi lasciare l'imagine cosi' com'e' prima
di darla in stampa, oppure salvarla in bmp o tiff (a seconda di cosa
accetta il laboratorio). I formati senza perdita lasceranno intatti i pixel
del file originario (quindi anche quelli di un jpeg con tutti gli artefatti
legati alla compressione). Se invece conti di effettuare (in salvataggi
successivi) operazioni di ritocco sull'immagine, conviene prima salvare in
un formato senza perdita l'immagine (anche se proviene da un jpeg
compresso) in modo da congelare al minimo l'invadenza dell'algoritmo jpeg,
e solo alla fine, se realmente serve, salvare in jpeg. Se oggi voglio dare
una aggiustata ai livelli e salvo. Dopo una settimana riapro e applico la
maschera di contrasto e salvo, e cosi' per diverse volte, nel ricalcolo
dell'algoritmo del jpeg introdurrei variazioni (seppur minime alla minima
compressione) che possono dar fastidio alla lunga. Ho scelto l'esempio di
una fotocamera che restituisce solo jpeg, perche' la profondita' del
singolo canale/colore e' 8 bit.
Diverso e' il discorso se ad esempio hai il RAW come possibile scelta di
formato. Un raw a 12bit/canale contiene piu' informazione di un jpeg a
8bit/canale naturalmente. In questo caso per preservare tutta
l'informazione, occorre salvare il file in un formato senza perdita e che
abbia la possibilita' di conservare i 4 bit in piu' per canale. Poiche'
formati a 12 bit/canale direttamente fruibili non ne conosco, si usa un
formato a 16 bit/canale. In questo caso manterrai le informazioni dei
12bit/canale avendo un 'contenitore' piu' grande. Il Tiff si puo' avere
anche a 16 bit, cosi' come il PNG, ma anche il Jpeg2000 (.JP2) che e'
compresso.
Quindi, chiedi quale formato richiede il laboratorio. Se e' richiesto il
tiff, chiedi se e' possibile dargli il tiff compresso (molti lo vogliono
non compresso) e, se hai immagini provenienti da raw, chiedi se gestiscono
con utilita' il tiff a 16 bit/canale. Se non accettano il tiff ma il bmp
(Photocity), sappi che quest'ultimo e' solo a 8bit/canale ed e' senza
perdita. Il jpeg lo accettano praticamente tutti ma e' con perdita.
Se hai delle stampe di piccola dimensione, puoi benissimo fornirgli il jpeg
alla minima compressione. Se vuoi degli ingrandimenti e' preferibile
evitare che quegli artefatti introdotti dall'algoritmo possano dare
fastidio e scegli il formato senza perdita (tiff o bmp nella maggior parte
dei casi).
Mi scuso per la lunghezza (non sapevo di scrivere tanto prima di iniziare)
e spero ti sia servito.
Xive
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